Rubo il titolo a una raccolta di racconti di Te-Ping Chen (🔗in Italia edita da Racconti edizioni), ex corrispondente del Wall Street Journal da Hong Kong e da Pechino, perché dubito di trovare una sintesi della Repubblica popolare migliore di questa. Ecco, la Cina è un paese complesso: ha l’estensione dell’impero che fu, un governo comunista che mette il Partito al di sopra dello Stato e un miliardo e quattrocento milioni di cittadini che cercano di barcamenarsi tra la propaganda e le contraddizioni che tutto questo comporta.
È la seconda economia mondiale, ma vacilla. È all’avanguardia nella produzione di energie rinnovabili, ma emette più gas serra di qualsiasi altro paese al mondo. È il paese che in politica estera predica il principio di non interferenza, ma che al suo interno applica la sommersione etnica, riducendo le minoranze a pittoresche attrazioni turistiche. Per non parlare di quando disegna i confini della nazione a suo piacimento.
Così arriviamo all’oggi. Pechino non se la passa affatto bene. Il debito pubblico e la crisi del settore immobiliare fanno tremare i governi locali e i risparmiatori. La piramide demografica segnala in maniera inequivocabile che pensioni e cura degli anziani dreneranno ulteriormente le casse dello stato. La disoccupazione giovanile è arrivata al 21 per cento a giugno scorso, poi il governo ha smesso di pubblicare le statistiche.
Sono dieci anni che Xi Jinping è al vertice del paese, e non ci sono più limiti al numero di mandati che può assumere lo stesso presidente. Ma il malcontento serpeggia tra la classe dirigente che lo aveva preceduto (e che credeva in una leadership collettiva) e cresce nella classe media che aveva abdicato alle libertà individuali in nome di un potere economico sempre crescente.
Gli imprenditori lamentano l’obbligo di studiare il pensiero del leader invece di occuparsi di business e finanza, gli investitori stranieri cercano alternative fuori dal paese e chiunque provi ad esercitare un pensiero critico viene ridotto al silenzio. Le grandi campagne contro la corruzione si sono trasformate in purghe di stato, e i rapporti con gli Stati Uniti si sono deteriorati al punto che nessuno prova più nemmeno a immaginare come se ne possa uscire senza sconvolgere l’attuale assetto geopolitico.
E qui entra in gioco la narrazione. E l’informazione. Questa newsletter offrirà spunti, analisi e racconti cercando ti tenere insieme la cronaca di ciò che accade nella Repubblica popolare cinese, le sfide che si trova ad affrontare il suo governo e le ricadute di queste ultime sulla società cinese e sul resto del mondo.