Long π - Indipendente e autosufficiente
Luni editrice nasce nel 1992 con l'intenzione di esplorare i territori del pensiero. Su mille e trecento titoli pubblicati, circa sessanta sono traduzioni dal cinese
Luni editrice nasce nel 1992 con un approccio editoriale βolisticoβ e uno sguardo che da sempre Γ¨ rivolto anche al mondo cinese e alla sua cultura. Una cultura intesa come βespressione millenaria di un popolo al centro dellβattenzione mondialeβ, che ci riguarda da vicino e parla anche di noi. Resasi ben presto indipendente dalla distribuzione canonica, Luni editrice dichiara di prestare molta attenzione alla traduzione che, racconta il fondatore Matteo Luteriani, devβessere al contempo fedele, e accessibile a tutti. Per questa realtΓ editoriale disinteressata alle tensioni internazionali, centrale Γ¨ infatti la pubblicazione di grandi opere letterarie di grande valore culturale che includono, tra gli altri, i grandi classici della letteratura cinese. Particolarmente interessante, in questo senso, Γ¨ il fatto che alcuni di questi capolavori oggi vivano seconde vite e godano di un rinnovato interesse da parte dei lettori grazie alla loro natura transmediale. Un esempio Γ¨ costituito da un videogioco lanciato a livello mondiale,Β Black Myth: Wukong che, racconta Luteriani, ha riacceso lβinteresse per IlΒ Viaggio in Occidente,Β grande classico di Wu Chenβen. Un romanzo al quale si era anche giΓ ispirato, tra gli altri, Akira Toriyama con il mangaΒ Dragon Ball, poi trasformato in anime e film.
Qual Γ¨ il percorso che porta unβopera cinese sugli scaffali delle librerie italiane a cura della vostra casa editrice? Potete raccontare lβesempio di unβopera da voi pubblicata di cui andate particolarmente fieri?
La mia ricerca dei testi da pubblicare si basa sulla concezione olistica della cultura: noi siamo un tuttβuno con tutto ciΓ² che conosciamo e, soprattutto, con ciΓ² che ancora dobbiamo scoprire. Per questo motivo un editore Γ¨ una specie di esploratore dei territori del pensiero. Luni Editrice Γ¨ oggi un βorganismoβ completamente autosufficiente: siamo nel mercato librario in forma totalmente indipendente dalla distribuzione canonica alla quale tutti gli editori sottostanno.
Non ho preferenze tra i mille e trecento titoli pubblicati
Questo ci ha permesso, dato non da poco, di avere sotto controllo i conti, le tirature, un controllo quasi perfetto del magazzino, delle ristampe e, a cascata, ci ha permesso di poter pubblicare non tanto quello che ci pare, ma quello che riteniamo importante per il lettore, che Γ¨ e rimane sempre il nostro punto di riferimento. Il concetto olistico del sapere mi impedisce, non nella forma, ma nella sostanza, di avere un primum inter pares: non ho preferenze tra i mille e trecento titoli pubblicati. Lβopera piΓΉ rappresentativa da noi pubblicata, per rispondere alla sua domanda, Γ¨ lβintero catalogo Luni. Non ho mai pubblicato un libro senza aver prima riflettuto sul fatto che quel titolo lo avrei tenuto in catalogo per lβintera durata del contratto.
Come e quando Γ¨ nato il vostro progetto editoriale, e con quale obiettivo? La Cina Γ¨ parte integrante del vostro progetto da sempre o avete pubblicato solo qualche titolo?
Fin dalla nascita della Luni Editrice nel 1992, ho sempre posto la massima attenzione alla cultura cinese in quanto espressione millenaria di un popolo che in questo momento Γ¨ al centro dellβattenzione mondiale. Per noi la cultura cinese rappresenta un vero punto centrale nella ricerca dei testi da pubblicare. Abbiamo compensato la mancanza dei testi piΓΉ importanti, che sono da noi stati tradotti in edizione integrale, pubblicando, tra gli oltre 60 titoli: Il viaggio in Occidente, il Jin Ping Mei, In riva allβacqua, Il romanzo dei Tre Regni, e di nuova pubblicazione I racconti fantastici di Liao, Lβinvestitura degli dei, Primavere e Autunni di Confucio; oltre a questi Il tesoro delle lettere, un intaglio di draghi, vero capolavoro assoluto della letteratura cinese paragonato spesso alla Poetica di Aristotele, tradotto e curato magistralmente dalla prof.ssa Alessandra Lavagnino. A questi abbiamo collocato di fianco i principali testi taoisti di Laozi, Liezi e Zhuangzi, Il libro delle Odi (attribuito a Confucio tradotto integralmente), insomma un lavoro mai fatto prima da nessun editore in Italia.
PerchΓ© tradurre e pubblicare libri che parlano di Cina nellβItalia di oggi? PerchΓ© dedicare attenzione e risorse al mondo cinese?
Lo scenario geopolitico e culturale dei prossimi decenni passerΓ necessariamente dal mondo orientale e in particolare dalla Cina. Al momento essa Γ¨ presente in ogni cosa che abbiamo in casa, in ufficio, nelle auto, nei telefonini, persino nellβabbigliamento. Come sempre, la cultura arriva un poco dopo, quasi in ritardo. Il nostro lavoro Γ¨ rivolto a dare il giusto rispetto che i testi tradizionali cinesi richiedono: traduzioni fedeli e soprattutto integrali. Le grandi opere cinesi sono tutte di migliaia e migliaia di pagine, e il nostro sforzo Γ¨ consistito nellβaffrontare tali opere in versione integrale: questo consente di diventare il punto di riferimento assoluto per tutti i lettori e gli studiosi che vogliano per davvero comprendere il pensiero cinese originario.
Lo scenario geopolitico e culturale dei prossimi decenni passerΓ necessariamente dal mondo orientale e in particolare dalla Cina
Per questo motivo tutti noi non possiamo permetterci di ignorare un mondo come quello cinese. Sarebbe una colpa imperdonabile non preservare e divulgare questo immenso tesoro culturale. In unβepoca in cui le distanze tra i popoli sono sempre piΓΉ ridotte, questo aspetto della cultura, βponteβ tra i mondi, ci pare, e lo dico con grande dispiacere, sempre molto lontano: noi cerchiamo, con il nostro lavoro, di stendere un tappeto sul quale possano passare queste due culture, una finestra da cui sbirciare per cominciare a costruirsi una idea e un pensiero adeguato.
QuandoΒ pubblicate un titolo cinese, che attese di vendita avete? Qual Γ¨ lβopera di narrativa in traduzione che ha riscosso maggior successo di critica e/o di vendite? Quale il principale βinsuccessoβ, e come ve lo siete spiegato?
Due titoli sono particolarmente apprezzati dal pubblico, entrambi inediti per lβItalia: il poderoso (2 volumi per 1600 pagine) Il viaggio in Occidente, che grazie al videogioco Black Myth: Wukong, lanciato a livello mondiale, sta dandoci fortissimi risultati, e Mulan. La ragazza che salvΓ² la Cina, la βveraβ storia di Mulan eroina antesignana di cui mancava la leggendaria storia per il lettore italiano.
La cultura Γ¨ un atto di contaminazione, di unione di pensieri, idee, esperienze, non una barriera che divide
Si sente spesso parlare di una βguerra freddaβ Cina-Usa, in particolare in relazione a una contrapposizione discorsiva che tende a inglobare anche il mondo culturale europeo. Quanto le tensioni ideologiche influiscono sulle scelte editoriali? Quanto hanno influito sulle vostre?
Noi ci occupiamo di cultura, e la cultura trascende le tensioni ideologiche e politiche. Il nostro obiettivo Γ¨ quello di promuovere la conoscenza e il dialogo, non di prendere parte a schieramenti. La cultura Γ¨ un atto di contaminazione, di unione di pensieri, idee, esperienze, non una barriera che divide. Per questo, continuiamo a pubblicare testi che riteniamo di valore senza lasciarci influenzare dalle tensioni internazionali, senza correre dietro alle mode o allβultimo autore di grido. Crediamo che l'arte, la letteratura e il sapere debbano essere condivisi e resi accessibili a tutti, indipendentemente dalle circostanze politiche.
Come selezionate i traduttori e quanto intervenite sulle loro scelte βideologicheβ? Come valutereste la decisione di non tradurre il carattere ιΎ con espressioni quali βdragoβ o βdragoneβ, e di preservare invece il pinyin inserendo una nota a piΓ¨ di pagina?
La scelta dei traduttori Γ¨ un processo estremamente accurato e meticoloso, poichΓ© essi rappresentano il tramite piΓΉ diretto tra lβopera originale e il lettore. Un traduttore Γ¨ considerato a tutti gli effetti non solo culturali ma anche tecnico legali, esso stesso un autore. Un traduttore, a mio avviso, Γ¨ anche piΓΉ di un autore: egli deve non inventare o aver studiato la materia di cui scrive, ma deve βentrareβ nella mente e nello scrivere dellβautore stesso, nel libro e nella storia; in altre parole, un traduttore deve rimanere interprete senza travalicare il suo ruolo e al tempo stesso interpretare lβopera che traduce quasi a divenire egli stesso autore per conto terzi del testo che deve tradurre. Non cerchiamo traduttori che inseriscano elementi che possono stravolgere o fuorviare il pensiero originale del testo.
Un traduttore, a mio avviso, deve βentrareβ nella mente e nello scrivere dellβautore stesso
Abbiamo deciso di fare in modo che i nostri libri siano al tempo stesso fedeli traduzioni ma βper tuttiβ. Troppo spesso i professionisti della lingua βfarcisconoβ le loro traduzioni di note e caratteri originali. Questo non sviluppa una coscienza culturale; sono lavori rivolti a un pubblico che sa cosa sta leggendo. Una persona βnormaleβ non conosce gli ideogrammi, e trova spesso non solo gratuito lβinserimento nel testo o nelle note pregne e ridondanti, ma fastidioso. Le note devono essere ridotte al minimo essenziale perchΓ© il lettore possa veramente, per la prima volta, godere della lettura del testo senza continue interruzioni. E ovviamente, quella che si chiama la βpennaβ, cioΓ¨ lβarte di saper ben scrivere Γ¨ il requisito base.
Cosa rappresenta per voi la Cina, e in che modo questa idea si riflette nellβimmagine che provate a raccontare al pubblico italiano?
La Cina e il pensiero cinese sono al centro del nostro percorso editoriale, una specie di legge naturale che ci porta a ricercare testi che siano quasi il fondamento stesso della realtΓ , uno sguardo totalmente plurale del pensiero, che in modo fuorviante oggi viene definito cultura.
Se deve esserci una definizione per comprendere i titoli da noi pubblicati, si puΓ² immaginare una collana i cui pezzi sono tutti collegati uno allβaltro a formare, insieme, un tuttβuno, perchΓ© presi singolarmente risaltano poco, ma nellβinsieme totale svelano un progetto profondamente articolato e meditato, un poco come una singola goccia dβacqua o lβintero oceano.
Spero che questa intervista sia uno sprone per chi si Γ¨ laureato in cinese e giapponese e decida di intraprendere la via del tradurre, perchΓ© Γ¨ ampia, forte, interessantissima e ricca di grandi soddisfazioni.
Long π vi da appuntamento il prossimo 10 dicembre con unβintervista a Severino Antonelli per Rizzoli Editore